Ritrovare la propria storia in modo attivo utilizzando lo strumento d’eccezione della scrittura autobiografica; imparare a raccontarsi con la parola scritta, rendendo memoria ed emozioni un’onda fluida, nutriente e condivisibile. Sono queste le caratteristiche che hanno reso i laboratori di scrittura autobiografica una pratica sempre più diffusa e apprezzata, che agisce non soltanto sulla padronanza espressiva, ma sull'autoconoscenza e sulla valorizzazione del sé.
Ti piacerebbe passare la prossima Pasqua in modo davvero speciale?
All'insegna di natura, libertà, amicizia, scrittura e alta cucina? Lasciarti alle spalle tutto e trascorrere quattro giorni tra le splendide montagne della Val Sesia con un gruppo di nuovi amici, in una casa calda e confortevole di legno e pietra, a passeggiare, riposare, praticare la scrittura autobiografica? E allora ti aspetto a Fervento, per condividere un’esperienza globale di scrittura e di autoconoscenza: per mezzo di un attento percorso di teoria, pratica, ascolto e confronto, impareremo insieme a tradurre sulla pagina, in modo autentico e comunicativo, quell'universo di ricordi, desideri ed emozioni che ciascuno porta dentro di sé.
![]() |
la nostra casa, quella giallina in secondo piano |
Molto di più che un corso di scrittura: natura, relax, la tavola imbandita a pranzo e a cena con una chef tutta per noi, buon vino, un caminetto acceso per la sera, che crepita e riscalda. Non avremo da pensare a nient'altro che all'amicizia e alla scrittura. E alla fine della giornata, comodi letti per lasciarsi andare al sonno del giusto. Ma... e per Pasqua? festa e pranzo luculliano!
Dove: Fervento, frazione di Boccioleto (VC), Val Sermenza. Comodamente raggiungibile in auto, a un'ora e tre quarti da Milano, un'ora e mezza da Torino.
Quando: da venerdì 22 aprile (arrivo dalle 18.30 in poi) al lunedì 25 (pranzo di chiusura).Quanti: max 9 persone.
Per info più dettagliate e condizioni, non esitate a scrivermi: ordet61@libero.it
Non c'entra niente ma volevo segnalarti questo
RispondiEliminahttp://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=5967&lang=it
Grazie! Lo conoscevo, ma non avevo ancora visto la versione in francese. Certo, a pensarci bene, anche quella canzone per me è stata una trasfigurazione autobiografica. Ma, nel nostro corso di memoir, lavoreremo diversamente... Ciao!
RispondiEliminaBuona Pasqua anche a te! Ho letto che le tue "amiche femministe" ti hanno "massacrato" ma non ti hanno zittito.
RispondiEliminaPerò non te la prendere troppo se ti danno della "fascista": a parte che bisognerebbe intendersi sul significato dell'aggettivo ma poi, alla fin fine, sempre di un uomo o di una donna si parla.
Incredibile, eh? Poi senza nemmeno avere letto il libro... Non me la prendo affatto per l'epiteto in sé, ma per la scemenza e chiusura dimostrata. Ciao Stefano, dov'è che si parla in giro di questa triste istoria, che vado a vedere?
RispondiEliminaIo l'ho letta qui: http://fascinazione.blogspot.com/2011/04/infuria-la-polemica-sul-sito-femminismo.html ma tutto nasce sul sito "Femminismo a Sud" dove dovrebbe esserci la tua risposta.
RispondiEliminaCiao.
Sono perplesso. Ho conosciuto Anna attraverso i testi di alcune splendide canzoni di Fossati, il testo a cui si fa riferimento rivela una tale conoscenza dell'animo umano che la sua strumentalizzazione è e rimane una cocente delusione.
RispondiEliminaDaniele Kangurone
Ci vediamo a Fervento