lunedì 6 dicembre 2010

Il ritorno di Don Chisciotte

Eccomi, torno a galoppare invano,
a ragionare mulinando al vento.
Mi hanno calato sopra il mio cavallo
con corde tese come in un teatro
col colabrodo sopra il vecchio cranio,
non so perché né come, e non so altro.
Certo che il mondo non lo riconosco
la patria non risponde ai miei richiami
forse non sono più sugli altipiani
sospetto che la Mancia sia lontana...
Mi si dia carta e penna, spazi e gesta,
voglio cantare ancora, e dar di spada
per dividere il giusto dal meschino,
soltanto un po' di pane e un po' di vino,
tanto mi basta per ricominciare!
Ho un nuovo impero qui da rifondare
su queste strade prive di valore,
lo vedo roteante e circolare,
anelli di un Saturno in gestazione ...

Don Chisciotte sta tornando... E prestissimo potrete sfogliare avidamente il mio nuovo poemetto underground. Prenotatevi, arditi cavalieri e dolci principesse.

2 commenti:

  1. Vai, Anna, qui t'aspetto col Quijote
    il mito di chi ha le tasche vuote
    ma il cuore pien di sogni e di colore
    e fra i rovi sa cogliere le more!

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  2. Ahahah, ecco un altro grande endecasillabista, ti aspettavo al varco! :-)

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